Christian Prudhomme

Nato a Parigi, Prudhomme ha studiato alla scuola di giornalismo ESJ di Lille dal 1983 al 1985. È entrato a far parte di RTL (Radio-Télévision Luxembourg) nel 1985 con l’incoraggiamento del suo tutor, Michel Cellier, corrispondente di RTL nella regione del Nord. Si è unito RTL sotto processo.

RTL non lo mantenne e Prudhomme si trasferì a RFO e poi il 3 agosto 1987 al canale televisivo, La Cinq, come giornalista sportivo sotto Pierre Cangioni. Ha riferito in particolare sui suoi sport preferiti: ciclismo, rugby, atletica e sci.

Di questi, il suo preferito era il ciclismo e ha partecipato regolarmente alle gare a tappe Midi Libre e Parigi–Nizza. Ha detto di ciclismo:

Quando ero un bambino, ho ascoltato in media gli ultimi 100 km di una tappa. Non abbiamo avuto gli ultimi 120 km di corsa su France Télévisions che abbiamo ora. C’era un rapporto a 100 km per andare alla radio e siamo stati molto felici di ottenere gli ultimi 15 km in diretta. Poi ascoltavo alla radio belga un uomo, non lo so se è morto, chiamato Luc Varenne, un uomo straordinario. Mio padre ascoltava sempre la radio e regolarmente lo sport. Me ne sono nutrito fin da quando ero piccolo. Il ciclismo mi ha sempre fatto sognare, anche se oggi, ahimè, è in disordine. È uno sport straordinario, una leggenda di uno sport, uno sport di leggende. È difficile quasi quanto la boxe e gli sport da combattimento. Si svolge in condizioni eccezionali, ovviamente le montagne, i ciottoli. E ‘ uno sport dove tutto può succedere. Il tempo gioca un ruolo significativo e i piloti devono affrontarlo. Mi ha sempre fatto sognare.

Prudhomme divenne capo dello sport a La Cinq. Occasionalmente ha presentato bollettini sportivi a mezzogiorno. Nel 1992 che non è riuscito a causa della mancanza di fondi e Prudhomme freelance per un anno prima di entrare nel canale di notizie, LCI. Aveva appena accettato di unirsi quando Eugène Saccomano, capo dello sport presso la stazione radio Europe1 lo ha invitato a sostituire Jean-René Godart, che stava lasciando per unirsi alla rete televisiva, France 2.

Nel 1998 era all’inizio di un canale via cavo, L’Équipe TV, compagno televisivo del quotidiano sportivo e gestito dal gruppo Amaury, la cui controllata, Amaury Sport Organisation (ASO), è l’organizzatore del Tour de France. Divenne redattore capo.

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